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Festival dell'Economia 2008: «Democrazia e Mercato»
 
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Ritorno nella città del Concilio

di Piero Fornara

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28 maggio 2008
Museo Diocesano Tridentino

È un contesto urbano prezioso quello che accoglie il Festival dell'Economia: i palazzi, le piazze, i chiostri, le chiese e i monumenti raccontano il passato di Trento gestito per oltre settecento anni dai principi-vescovi. I segni della storia sono rintracciabili nel Castello del Buonconsiglio e lungo gli itinerari del centro cittadino che, grazie a importanti opere di restauro, da oltre un decennio è tornato ad essere come lo pensò il cardinale Bernando Cles, principe-vescovo di Trento dal 1514 al 1539.

Segretario particolare dell'imperatore Carlo V d'Asburgo e cancelliere del re Ferdinando I d'Asburgo, amante delle arti e generoso mecenate, Cles morì prima che Trento fosse designata come sede del Concilio, ma nella bolla di convocazione papa Paolo III la definì come «sito commodo, libero, e a tutte le Nazioni opportuno» e i padri conciliari al loro arrivo trovarono una città rinascimentale, che per quasi vent'anni rimase al centro dell'attenzione del mondo allora conosciuto. Il Concilio si insediò nel 1545 e si chiuse dopo alterne vicende nel 1563: in quel periodo il Principato era nelle mani del cardinale Cristoforo Madruzzo, capostipite di una serie di illustri vescovi della stessa famiglia che governarono per oltre un secolo (al casato dei Madruzzo si deve, fra l'altro, la costruzione del signorile Palazzo delle Albere, a sud-est della città lungo la strada che costeggia l'Adige).

Castello del Buonconsiglio e giro al «Sas».
I luoghi del Festival non sono soltanto le sale all'interno dei palazzi storici: dal giardino Santa Chiara, interessante snodo culturale della città frequentato da studenti della vicina facoltà di lettere, al chiostro dell'ex convento degli Agostiniani, oggi sede regionale dell'Ocse, nelle immediate vicinanze del castello del Buonconsiglio; lo stesso maniero, scrigno prezioso della storia trentina, che fu residenza dei principi-vescovi dal 1255 fino all'arrivo di Napoleone nel 1796 e conserva nella Torre dell'Aquila con il "ciclo dei mesi", uno dei più significativi esempi di pittura cavalleresca riferibile al Gotico internazionale.

Museo Diocesano TridentinoAltro luogo del Festival è piazza Cesare Battisti, sul retro del restaurato Teatro Sociale: l'ambiente ha un fascino particolare, a volte difficilmente riscontrato dagli stessi trentini, per le sue mutazioni urbanistiche e architettoniche nel corso del secolo scorso e le innovazioni degli ultimi decenni. Un tempo, al posto della piazza, l'antico quartiere del "Sas" ospitava le botteghe artigiane di falegnami, conciapelli e fabbri: l'acqua delle rogge usata da questi ultimi, per i loro magli, confluiva poi nell'allora vicinissimo fiume Adige (che scorreva - fino alla seconda metà dell'Ottocento - nell'attuale via Torre Vanga e Torre Verde, fra i giardini di piazza Dante e la via Lunga, ora via Manci). Il corso dell'Adige venne spostato dal Governo austriaco per far posto alla linea ferroviaria e per le frequenti esondazioni in città.

Piazza Cesare Battisti conserva, sotto la pavimentazione, anche le tracce della "civitas" romana (l'antica Tridentum), uno spazio archeologico adesso visitabile e che ospita anche incontri pubblici e iniziative culturali. Le opportunità di conoscere da vicino la storia della città, anche solo frequentando i luoghi del Festival, non mancano: ricordiamo ancora palazzo Geremia, sede comunale che ospita l'ufficio del Sindaco e la sala dove si riunisce la Giunta, presenta sulla facciata esterna scene riferibili alla visita a Trento dell'imperatore Massimiliano I, alla fine del Quattrocento; la Sala Depero, dove si riunisce il Consiglio della provincia autonoma di Trento, decorata dal pittore futurista Fortunato Depero; la facoltà di economia dell'Università, a ridosso di quello che sarà il nuovo quartiere di Trento con i progetti di Renzo Piano per il Museo della scienza e di Mario Botta per la biblioteca universitaria, concepita a forma di libro aperto e con grande uso del vetro-cristallo.

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